La protesi fissa di RHEIN83
Il paziente parzialmente o totalmente edentulo vive una condizione di forte disagio psico-fisico e sociale. Il ruolo del dentista insieme all’odontotecnico è oggi di primaria importanza. Lavorando in equipe è possibile donare al paziente “sorriso e funzione” cambiando letteralmente la sua vita, donando un effettivo ringiovanimento estetico e psicologico.
Il protesista deve sempre valutare in modo realistico la terapia migliore a seconda delle caratteristiche della persona. Sarà suo compito studiare il progetto protesico più adatto valutando costi, benefici ed aspettative del paziente. Fin dalla sua fondazione, il gruppo Rhein83 ha investito risorse ed energie nella ricerca di protocolli di lavoro semplici, ripetibili ed affidabili al fine di rendere il lavoro del dentista e dell’odontotecnico facile ma soprattutto privo di variabili inaspettate.
La protesi fissa offre una soluzione all’edentulismo migliorando sensibilmente la qualità di vita del paziente. Il progetto nato nei laboratori di ricerca Rhein83 in collaborazione con alcune tra le Università italiane più prestigiose ha sviluppato la sistematica OT BRIDGE. Questa si basa sull’abutment a basso profilo OT EQUATOR, sviluppato nel 2007. Esso è fabbricato in titanio nitrurato e disponibile per qualsiasi marca di impianto attualmente presente sul mercato anche per impianti sconosciuti; questo semplifica i casi di ritrattamento implantare.
Il trattamento di nitrurazione conferisce all’abutment una durezza superficiale di 1600 Vickers e una finitura che offre una minor adesione della placca batterica e una miglior guarigione gengivale se usato nella tecnica a carico immediato, mentre il diametro ridotto dell’abutment e la vasta scelta di altezze gengivali (da 0,5 a 7mm) offrono indiscussi vantaggi clinici e tecnici.
Con i monconi in titanio a vite passante OT BRIDGE è possibile creare una protesi fissa avvitata e passiva grazie alla presenza del SEEGER; è possibile, inoltre, superare disparallelismi fino a 80° di divergenza senza utilizzare, e quindi gestire, il corretto orientamento del MUA angolato tradizionale; questo si traduce in una maggior velocità di esecuzione e risultati estetici migliori dovuti al minor ingombro dell’abutment OT EQUATOR. La presenza del SEEGER, inoltre, permette l’eliminazione di alcuni fori delle viti passanti nelle zone estetiche.
Il risparmio di materiali, strumenti e tempi di lavoro sono gli aspetti fondamentali per la clinica e il laboratorio che possono contare sull’utilizzo del sistema OT EQUATOR – OT BRIDGE anche con tecnica digitale con i più avanzati software cad-cam.